EVA SAUER | BREATHE A WORD

Breathe a word. Carousel, 2021

Eva Sauer
Breathe a word
installazione fotografica
a cura di Serena Trinchero
si ringrazia per la collaborazione Alessia Mallardo, Maho Sato, Elisa Ferrari e Delfina Stella

L’installazione fotografica site specific di Eva Sauer (Firenze, 1973) Breathe a word è composta da quattro “quadri scena”, realizzati per questa occasione presso il Parco Monumentale delle Cascine in collaborazione con quattro performer. Le immagini costruiscono una sequenza dai contorni volutamente sfumati e onirici in cui, in modo inatteso e mutevole, si fondono gesto e paesaggio. È il movimento a rappresentare quel vento del cambiamento che si propaga tra la fissità di corpi inghiottiti dalle spire naturali, che plasma la ceramica e che porta, al suo culmine, al carosello di luce delle quattro danzatrici in riva al fiume. Una progressiva riscoperta dell’altro e di sé stessi profondamente ispirata al difficile tempo odierno e che rimanda alla volontà di riappropriarsi di uno spazio di espressione. Su questa necessità gioca idealmente il sottile gioco dialettico del titolo che richiama in modo combinato il respiro, inteso sia come attività fisica che mentale, e parola: elementi fondativi dell’uomo, della sua essenza sociale e della sua capacità immaginativa.
In questa riflessione antropologica non manca infine uno sguardo all’attitudine dell’umanità di plasmare l’ambiente in cui vive e le frizioni causate dall’eccessivo sfruttamento delle sue risorse; all’immagine di una natura incolta, misteriosa e idilliaca si contrappone infatti quella antropizzata e fagocitante che ricorda i limiti dell’azione umana.

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